Il ministro della Transizione energetica rassicura che per l’inverno avremo le scorte necessarie.
Roberto Cingolani dichiara che l’Italia è quasi fuori pericolo e scongiura la crisi energetica. Mentre la Germania è a un passo dal razionamento di gas aumentando il livello di allerta, la crisi del gas in Italia sembra quasi scongiurata. Il ministro della transizione energetica, inoltre, si è detto ottimista riguardo al price cap proposta dal premier Draghi come misura per limitare gli effetti della crisi energetica.
“Siamo quasi fuori pericolo” dice Cingolani spiegando che “gli stoccaggi italiani sono al 55% e nel weekend dovremmo ricevere altri 100 milioni di metri cubi di gas”. Entro fine anno gli stoccaggi dovrebbero arrivare al 90% secondo la road map del governo. Ma resta cauto il ministro chiarendo che “andiamo meglio di qualsiasi altro paese europeo, ma non bisogna dirsi tranquilli prima del tempo. Ci possono ancora fare male se chiudono all’improvviso”.
L’Europa dovrà arrivare al price cap prima o poi
Ed è proprio per questa eventualità che Draghi preme per instaurare un tetto al prezzo del gas russo. La buona notizia però è che non ci troviamo nelle stesse condizioni di Germania e Austria che sono molto più dipendenti dal gas russo di noi. Per quanto riguarda il carbone, il ministro dell’energia ha dichiarato di aver fatto un’altra scelta, sempre transitoria, ovvero di far andare al 100% quelle ancora attive ma non riaprire quelle dismesse.
Per Cingolani “il danno ecologico sarà piccolo e sarà compensato dalla crescita delle rinnovabili che ci faranno risparmiare un paio di miliardi di metri cubi di gas” chiarisce. La sostituzione completa del gas russo dovrebbe arrivare entro il 2024 secondo i piani. Per il momento bisogna trovare una soluzione per limitare i costi in bolletta del gas. E sul price cap dice che prima o poi dovranno arrivarci anche gli altri paesi europei perché non c’è alternativa.